Croazia sì, Croazia no

Visto che la rubrica di viaggi è decisamente scarna ho deciso di aggiungere qualche post :) A me piace molto leggere articoli di questo genere, quindi spero possa interessare anche a voi.
Due anni fa, a inizio settembre, sono andata in vacanza in Croazia col mio ragazzo. Abbiamo scelto questa meta perchè avevamo sentito dire che è un paese molto bello (soprattutto al Sud) ed economico.
Dunque, dopo aver fatto varie ricerche su internet, abbiamo affittato un appartamento e ci siamo diretti in macchina verso la ridente città di Pola o Pula che dir si voglia (zona con la più alta concentrazione di pula, ahah! Battutona...), in Istria (destinazione non eccessivamente scomoda se non avete voglia di guidare per mille ore), che da quanto avevamo letto sembrava essere un paesello vivace ma non troppo...si sa, non siamo decisamente tipi da posti mondani alla Briatore.
Ecco, diciamo che il soggiorno non è cominciato da subito col piede giusto.
Innanzitutto, Pola fa caghè. E' triste, ma è la pura verità. Non è molto bella e non offre nulla dal punto di vista turistico, a parte un anfiteatro romano che abbiamo visto solo dall'esterno.
Forse queste poche righe su Wikipedia avrebbero dovuto farci drizzare le antenne:

Pola è un importante centro portuale. Tra le attività industriali prevalenti vi sono l'industria alimentare, i cantieri navali ed i cementifici.


Già -.- Ladies and Gentlemen, i signori Furbizia!
Bene, città bocciata.
Anche il tempo purtroppo ci si è messo contro: pioggia un giorno sì e uno no. E vabbè, partendo praticamente ad inizio autunno sapevamo già che non saremmo morti di caldo.
Passiamo alle coste: se non vi piacciono sassose o con gli scogli, cambiate vacanza. Il mare comunque è oggettivamente bello, siamo incappati solo in un piccolo problemino: come minchia si arriva in spiaggia??? Zero indicazioni, vedete gli ombrelloni sotto di voi ma non capite come fare a raggiungerli! E vi assicuro che io sono tonta, ma il mio ragazzo no. Alla fine ogni volta lasciavamo la macchina dove capitava e ci incamminavamo lungo il primo viottolo incontrato, spesso affiancato da rovi e sterpaglia varia, che poteva portarci o alla meta o in uno spiazzo ideale per il ritrovo degli eroinomani. Dopo i primi due giorni, visto che quasi perdevamo più tempo a capire come trovare la spiaggia che a prendere il sole, abbiamo desistito dal nostro proposito di cambiare location ogni dì e ci siamo messi a vegetare a rotazione nei due o tre posti scoperti, solitamente popolati da nudisti coi gingilli al vento. Mare, sole e chiappe cadenti: che spasso!
Una lancia a favore della Croazia devo però spezzarla: in effetti è economica. L'appartamento ci è costato pochissimo, ma anche andando a mangiare fuori il risparmio è garantito. I piatti che abbiamo trovato riproposti più spesso erano la frittura di calamari (7.00 euro a porzione) e la grigliata mista di carne. Che uno a leggere "grigliata mista" si aspetterebbe un fagiano intero affumicato, e invece ti portano quattro bistecchine in croce. Non molto soddisfacente, se siete dei piccoli porcellini tritarifiuti come me.
Un'altra cosa positiva: il paese di Rovigno, poco distante da Pola. Carino e caratteristico, ideale se volete passare un bel pomeriggio a camminare per viottoli che vanno su e giù.
Comunque, in generale siamo rimasti abbastanza delusi. Forse siamo stati sfigati noi, ma non è una meta che consiglierei.
Voi ci siete mai stati? Vi siete trovati bene?

 Il famosissimo anfiteatro di Pola.

 Rovigno.