Notte prima dell'esame

Questa sarà l'ultima notte prima dell'ultimo esame dell'ultimo anno di università.
Cinque anni passati molto più che in fretta, ma una cosa non è cambiata: il rimandare lo studio di giorno in giorno! E anche stavolta non ho fatto eccezione. Ma ormai la partita è conclusa, i giochi son fatti: domani si vedrà.
Mi sembra assurdo essere già arrivata a questo punto. E' quasi la fine di un'era: si chiude una porta, ma se ne aprirà un'altra? Che cosa mi riserverà il futuro? Tante speranze ma anche tanta paura; paura di non riuscire, di non realizzare nessuna delle mie ambizioni. Perchè purtroppo è questo il problema: sono ambiziosa e sognatrice. Vorrei avere il massimo, ma col minimo sforzo. Non preoccupatevi, lo so come funzionano le cose, forse l'1% di ciò che uno spera si avvera. Se va bene.
Ma non posso farci niente, C. è così: pigra e viziata, che accoppiata vincente! Chissà se sarò in grado di ottenere qualcosa o diventerò una desperate housewife. E se dovessi finire a imbottire panini al Mc Donald's? Aiuto, non voglio passare tutta la vita a fare un lavoro non in linea con i miei interessi!
Lavoro. Come i grandi. Lavorare io, che faccio ancora le supercazzole al telefono e chiudo la mia compagna di stanza a chiave in camera lasciandole una merendina come scorta di cibo! E' tutto un grande punto interrogativo, che ansia a pensarci. Quando ho cominciato l'università mi dicevo "ma sì, c'è ancora tempo prima di preoccuparsi!"; ora invece mancano giusto i mesi della tesi. E vabbè, se non altro posso respirare ancora un po' prima di andare in modalità panico papapanico papapanico pauuuuura.
Sono triste e sono felice.
Sono triste perchè una parte importante della mia vita sta per giungere al termine, e non mi capacito che l'anno prossimo a quest'ora, se tutto va bene, guarderò con occhi diversi gli studenti coi libri aperti al bar. E mi sentirò un po' vecchia, perchè non farò più parte di quel mondo. Anzi, mi sento già ora vecchia.
Sono felice perchè in ogni caso ho passato cinque anni bellissimi, e non rimpiango nulla. Le persone che ho conosciuto, i professori, le materie che mi hanno veramente lasciato qualcosa...tutto mi ha aiutata a crescere: da livello rincoglionita 10 sono arrivata a livello rincoglionita 9.
Ho scelto questa strada con il cuore, ho fatto ciò che volevo, senza pensare alle possibilità di lavoro, al tornaconto, agli ipotetici guadagni futuri.
E' strano a dirsi, ma è come se il destino mi avesse messa su un percorso prestabilito: o così o così. Tutti i dubbi sulla scelta del liceo, della facoltà, della tesi sono scomparsi così come sono arrivati, e alla fine sono rimasta fedele a quelle che erano le mie idee iniziali, le mie passioni, quelle vere che ogni tanto venivano assalite da mille "se" e mille "ma" e poi li spazzavano via. Sentivo che le cose non potevano andare diversamente, ogni deviazione non sarebbe stata altrettanto compatibile con la mia contorta personalità. Sono contenta della strada che ho percorso, sono soddisfatta delle mie decisioni, e questa è l'unica cosa che sono sicura di non aver sbagliato.
Lo penso ora e credo lo penserò anche nel futuro.
Perchè anche se dovessi finire a scuoiare bisonti, ad accudire tre pargoli e ad infierire sul mio conto già in rosso comprandomi collant contenitivi, saprò che una cosa buona nella mia vita l'ho fatta. Una sola, ma meglio di niente.

Incredibile tocco di originalità per chiudere in bellezza.