Da grande voglio fare il Bravo

Avete presente quelle cagate psicologiche che il Raffaele Morelli di turno ci propina ogni due per tre? Quelle frasi tipo "piacersi è il primo passo per piacere" o "sfoderare un atteggiamento sicuro di sè è il segreto per fare colpo"?
Bene, io queste cose le ho sempre odiate, non ci ho mai creduto.
Fino a qualche tempo fa.
Poi, grazie ad alcune esperienze ho moderato il mio scetticismo nei confronti degli strizzacervelli: pare che sbandierare un'invidiabile sicurezza sia davvero l'arma vincente, soprattutto per noi donne.
L'ideale sarebbe assumere quell'aria da Bravaccio che il caro Alessandro Manzoni, meglio conosciuto come Ale er Manzo, descriveva nei Promessi: ai Bravi "cazzomene" di tutto, se ne vanno per la loro strada cazzuti come non mai e chi s'è visto s'è visto. Non ti sta bene? Giù botte! Che ganzi. Proprio bravi, non c'è che dire (ahahah, abile gioco di parole!)!
Chiaramente, per supportare la mia tesi devo avvalermi di casi reali: detto, fatto. Alcuni anni or sono conobbi una ragazza: non molto bella di viso, con un cipiglio da pitbull sempre stampato in volto, ancora peggio di fisico (super rotolaccio di dimensioni bibliche sulla panza) e non particolarmente simpatica. Eppure, tra i maschioni riscuoteva successo e le foto su Facebook erano sempre piene di commenti come "chebbellachesseitesssssssssoro!". La cosa strana era che le immagini in questione non erano in pose da sgualdrina o da modella sfigata, come altra gente della quale abbiamo già parlato QUI, ma normalissime: sì, alcune fatte con la webcam, ma senza bocca a culo di gallina od oscenità simili.
Cosa che, ve ne diedi la PROVA, io non farei mai, ma in ogni caso nulla di scandaloso.
Da che cosa poteva dunque mai derivare tanta ammirazione? Risposta: secondo me dal suo comportamento sempre deciso, spavaldo quel tanto che bastava senza sfociare nella superbia. Camminava con passo sicuro, a testa alta, guardando tutti negli occhi.
Purtroppo, temo che atteggiarmi in questo modo sia una delle cose che non riuscirò mai a fare: sono troppo insicura. Quando vado in giro, soprattutto se sono da sola, tengo lo sguardo basso o perso nel vuoto, con le dita spesso mi sistemo nervosamente i capelli. Ho sempre e costantemente l'impressione che la gente mi guardi; paranoia o no mi sento ogni volta tutti gli occhi puntati addosso. Prendiamo ad esempio anche il discorso scarpe col tacco (attenzione perchè sto per rivelarvi il top del top delle seghe mentali): non le metto spessissimo, ma quando le indosso mi piacciono molto alte. Solo che coi 12 cm raggiungo quasi il metro e novanta; il che a volte mi fa sentire faica, altre mi mette un po' in soggezione perchè non passo inosservata. Voglio dire, magari uno dopo che mi ha vista si gira a vomitare, però intanto guarda, e la cosa mi fa sentire leggermente in imbarazzo.

Basta, voglio lavorarci su e diventare un Bravo. Così magari ci scappa pure una bottarella a don Rodrigo, che secondo me doveva essere un gran figo.


E voi che cosa ne pensate? Siete d'accordo? Avete altri eclatanti esempi pro/contro questa teoria?

 Che dite, mi starebbe bene?

 Problemi?? Eh??

 "Signora, ha fatto bene a portare suo figlio nel mio studio. Dal disegno si evince chiaramente la sua voglia di scappare, di evadere...questo bambino ha certamente subito un trauma...come? Gli si sono rotti i pastelli a cera?".

Che avete da guardare??