Io dico no al colesterolo, e sì al pensiero positivo!

Prima che possiate pensare "oddio che palle, rieccola con le sue paranoie anti-voglia di vivere" sappiate che no, questo non sarà un post tristo. Anzi, se lo state leggendo (e in tal caso vi ringrazio di cuore) vi conviene godervelo per bene perchè siete di fronte a uno dei miei rari momenti di ottimismo, e forse metterlo qui per iscritto nero su bianco mi aiuterà a crederci un po' di più.
Che sarà mai successo? Mah, nulla di che, diciamo che questo è un periodo in cui sono un po' giù di morale (che novità!). Come già saprete ci vuol poco per far colare il mio umore a picco, e se già una cosa non va particolarmente bene tendo a vedere nero anche tutto il resto.
Innanzitutto sono in paranoia da tesi: a settembre comincio uno stage in un bel (spero, al momento sembra tale) posto, durerà tre mesi, mi impegnerà quasi tutto il giorno e quindi per laurearmi a dicembre o gennaio a fine agosto dovrò essere già a buon punto con la stesura del papiro. Non che mi cambi nulla andare a marzo, non pagherei nemmeno rate supplementari e sarebbero due anni esatti dall'ultima laurea, però ormai mi sono fissata con l'inverno e questo mi mette addosso ansia, tanta ansia. Solo che invece di muover le chiappe e diventare produttiva continuo a ripetermi che non ce la farò e vado avanti poco o nulla.
Diciamo che questo è il catalizzatore principale di energie negative.
Poi, le settimane che sono nella mia casa genovese, soprattutto in estate, c'ho sempre un po' la piva nel sacco perchè io sono una chiacchierona, di compagnia, però da quando mi sono trasferita in terra ligure ho conosciuto poche persone. Le volte che torno in patria, come ora, esco, vedo i miei amici e ce la spassiamo, ma a Braccinocortolandia a parte il mio fidanzato diciamo pure che sono sola: tra una cosa e l'altra le mie quattro o cinque amiche (non me ne vogliano i genovesi, però non sono l'unica a dire che molti di essi se ne stanno sulle loro ignorando amichevoli tentativi di approccio, e per una volta non credo sia un problema mio perchè non ho mai avuto difficoltà a socializzare) le vedo davvero raramente, e uscire col fidanzato sì, è bello, però ogni tanto vorrei poter fare shopping in compagnia, spettegolare e passare dei momenti tra donne. Inoltre non sono mai stata una di quelle che stanno appiccicate al moroso e danno buca alle amicizie di lunga data per lui, anzi, 'ste cose proprio non le sopporto, quindi potete immaginare il mio scoramento.
Aggiungiamoci che la mia autostima solitamente scarsa al momento è proprio inesistente: nisba, niet, elettrocardiogramma piatto. Mi sento (dai, diciamo pure sono) incredibilmente brutta, persino più del solito, mi darei fuoco ogni volta che mi guardo ad uno specchio e tutte quelle schifose modelle col corpo scultoreo e il faccino perfetto che ammiccano dalle riviste mi fan venire voglia di strappare le pagine del Tu Style. Sono dimagrita per qualche inspiegabile ragione, quello sì, ma sento comunque il prepotente impulso di chiamare il chirurgo per una bella plastica facciale.
Mettiamoci in più due o tre altre cosine di varia natura e il quadro della mia divertente vita è fatto. Bom, fine della lunga premessa.

Stamattina però mi sono svegliata e mi sono detta: ma porca vacca C., ma perchè hai sempre questa tendenza all'autodemolizione? Perchè devi sempre sentirti inferiore agli altri? Va bene, d'accordo, non sei bella, non sei intelligente e non sei simpatica.
Però checcazzo, c'è gente molto più brutta, più scema e simpatica come un dito nel popò, messa insomma diecimila volte peggio di te, che non solo se la tira davanti agli altri, ma è anche in pace con se stessa.
Dunque, invece di continuare a pensare a quello che non sono e a ciò che non ho concluso, forse sarebbe meglio cominciare a guardare cosa sono realmente, cos'ho di positivo (ehm...) e cosa ho raggiunto fino ad oggi; forse invece di rodermi sulla pochezza di ciò che ho fatto finora potrei ripetermi che in tanti quel poco non l'hanno fatto nemmeno.
Che so, ad esempio per lo stage mi sono presentata a due colloqui in due posti che mi piacevano e sono stata presa subito in entrambi nonostante i numerosi candidati; nel secondo, quello che alla fine ho scelto, mi hanno addirittura detto di sì prima di finire le domande con davanti ancora una settimana di colloqui ad altra gente da fare. E' una cagata, lo so, però è comunque un piccolo successo. E anche a proposito delle altre cose che vi ho elencato sopra avrei tanti esempi di "riuscita", solo che come al solito tendo ad insabbiare tutte le esperienze, i commenti e le note positive per far emergere le lacune o ciò che c'è di negativo. 
Insomma, sono un po' stanca di combattere contro me stessa, di infliggere picconate al mio io, di ripetermi che dovrei nascondermi in un cassetto della monnezza. E di scassare le balle a voi e al mio uomo con queste paranoie. Vorrei cominciare ad amarmi un po' di più e a stimarmi per quello che sono, che forse non ne ho motivo, ma è l'unico modo per stare serena. Anzi, er mejo sarebbe smettere di guardare le altre persone per fare confronti e pensare solo a me stessa. 
Probabilmente la mia botta di ottimismo durerà due giorni, ma per me è già tanto aver preso coscienza di queste cose e dire che proverò a lavorarci su.
Ma cazzo, non potevo essere la solita bionda vuota il cui unico problema è quali scarpe mettere per abbordare il Briatore dell'Idroscalo??