Wednesday, December 26, 2012

"Il profumo delle foglie di limone" - C. Sanchez


Dopo essere sopravvissuto agli orrori del campo di sterminio di Mauthausen, Julian entra in un'associazione che si occupa di dare la caccia ai nazisti nascosti in giro per il mondo e consegnarli alla giustizia. Giunto alla vecchiaia, vedovo e con una figlia, Julian si dedica ormai sempre meno a questa ricerca, ma una lettera da un vecchio amico lo riscuote dall'apatia: preso il primo aereo, parte dall'Argentina alla volta della Spagna per incastrare una coppia di suoi antichi aguzzini, a prima vista insospettabili per chiunque altro. Arrivato conosce Sandra, una giovane ragazza incinta che, inizialmente all'oscuro della situazione, decide poi di aiutarlo e di essere la sua "spia" all'interno del covo dei nemici.

Detta così, questo libro potrebbe sembrare il classico thriller tutto azione e finzione che più finto di così se more. La fascetta gialla sulla copertina che indica le "500.000 copie vendute in Italia" non aiuta: come sapete sono molto diffidente nei confronti dei best-seller. Ma ormai che potevo farci? Un regalo è un regalo, e ieri ero completamente sfaccendata. Così l'ho cominciato: "massì, non è così male!"; una pagina tira l'altra e sono riuscita a finirlo in giornata.
Mi sono dovuta ricredere: la storia è ben scritta e la vicenda architettata con intelligenza. Certo, è tutto un po' inverosimile (possibile che per scoprire un'intera banda di nazisti ci voglia un anziano ottantenne??) e in alcuni punti iniziali le azioni dei protagonisti sono ripetitive, ma a parte questo credo che l'autrice abbia fatto un buon lavoro.
La narrazione è lenta e tranquilla ma non noiosa, il lettore riesce a calarsi bene nella situazione e accompagna i personaggi passo passo. A livello storico, come è giusto che sia per un romanzo di questo genere, poche pretese: solo le informazioni necessarie, nulla di più.
Bello l'incontro tra due mentalità completamente diverse: da un lato Julian, esponente di una generazione ormai in via d'estinzione, dall'altro Sandra, che rappresenta il presente. Le differenze ci sono, ma i due si comprendono a vicenda e ognuno trasmette qualcosa di suo all'altro.
La tematica del "niente è come sembra" all' "America beauty" viene qui ripresa per l'ennesima volta, ma con un'accezione particolare: è il Male in carne e ossa, che terrorizza ancora di più in virtù della sua natura umana, che si nasconde dietro le tranquille spoglie di ricchi anziani all'apparenza indifesi.

ATTENZIONE: SPOILER!

Mi è piaciuto molto anche il finale, che si risolve in un nulla di fatto: Julian e Sandra si avviano verso un'esistenza felice, ma i carnefici riescono a farla franca. A mio parere per una volta è giusto evitare l'happy-ending: come dice la Sanchez nell'intervista al termine del libro "ci sono persone che, per quanto si siano macchiate di colpe terribili, non pagheranno mai per i loro misfatti. In qualche modo il romanzo vuole riportare l'attenzione sull'impunità dei potenti".

6 comments:

  1. Sai che voglio prendere questo libro da un sacco di tempo? però il fatto che abbia venduto così tanto mi frena sempre un po'...però adesso mi hai fatto venire voglia di leggerlo!

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    1. Oddio, se ora lo prendi e poi non ti piace mi sento in colpa XD Ho un'idea geniale: biblioteca!

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  2. Io l'ho letto, e concordo solo con la prima parte: è ben scritto e si fa leggere con piacere. Ma la storia è troppo poco credibile. Il che va bene se si parla di gialli o romanzi d'avventura o . forse, se si attinge a un passato lontano, ben noto. Ma quando si parla di storia così (una storia con cui moltissimi, soprattutto tra noi italiani, non hanno fatto i conti) bisogna far molta piú attenzione. Perchè queste cose sono successe davvero. E inserirle in una trama strampalata aiuta quelli che invece raccontano altro.

    (chiedo scusa per il pippotto. Davvero. E' che quest'argomento per motivi personali mi sta estremamente a cuore)

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    1. Figurati, è bello avere un piccolo "dibattito"!
      Sul poco credibile concordo anche io...però non so, secondo me la storia (proprio nel senso di avvenimento storico, il nazismo) è usata qua in maniera funzionale, per parlare in genere del rapporto bene/male apparenza/essenza...cioè non si pone come romanzo storico, non si scende troppo nei dettagli.
      Poi be', che con un tema del genere si debba fare attenzione non lo metto in dubbio :)

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  3. Mi piace da morire leggere le recensioni sui libri <3
    Avevo già sentito parlare di questo libro, e tu mi hai ulteriormente incuriosita ;)

    Miss Piggy di insanebazar.com

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    1. In caso di lettura poi fammi sapere il tuo parere! :)

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