L' estate è ormai finita, ma la sfiga, si sa, non va mai in vacanza! Oggi parliamo della prossima beatificazione della sottoscritta...come? Che sto a dire? Un attimo, un attimo, fatemi raccontare con calma!
Dunque, essendo io una coscienziosa studentessa, e avendo nel mio piano di studi di quest' anno l'inserimento di un tirocinio di 75 ore, e avendo tutto questo primo semestre libero e senza lezioni (giuro, è la verità!), ho deciso di sfruttare al meglio (come sempre del resto!) tale tempo libero per dedicarmi anima, corpo e presunto cervello al suddetto tirocinio. Qualche settimana fa ho cominciato perciò a mandare mail a case editrici, biblioteche e chi più ne ha più metta per informarmi a riguardo. "Ma sì, anche se scrivo con una settimana di anticipo figuriamoci se fanno storie per prendermi a lavorare gratis", penso da brava provincialotta quale sono. Ora vi chiedo: secondo voi è andato tutto come sperato?? Ma certo che no!! Dopo giorni e giorni di telefonate senza risposta, di caselle mail vuote più del mio frigo a fine settimana, di poche cortesi ma ferme lettere di rifiuto ("Ci dispiace, siamo già pieni fino a maggio!"...manco fosse la Mondadori!!), ecco che mi ritrovo a vagabondare per casa in preda all' isteria totale: il dannato tirocinio non si trova! Immagino già la mia prossima telefonata a casa: "Mamma, ciao! Sì, sì, tutto bene! Sì, tranquilla, al gabinetto ci vado! Sì, l'ho mangiata ieri la minestra...ti ho già detto che la metto la maglia di lana...ah, senti una cosa...non è un problema se fino a marzo rimango a casa a girarmi i pollici mentre voi mi pagate l'affitto visto che questi cattivoni non mi prendono per il tirocinio vero??". No, decisamente no...urge una soluzione, e subito!
Piena di energia manco fossi Rambo mi alzo dal letto, spengo eroicamente l'mp3 che spara a palla canzoni depresse per ragazze sfigate e accendo piena di buona volontà il computer, fiondandomi sulla pagina dell'università con la lista delle aziende convenzionate per il tirocinio. Vediamo, vediamo...mmm no, magari all'Enel non è il caso...direi nemmeno l'Ente Smaltimento Rifiuti...oh, toh, la British School! A Londra?? E che la mettono a fare nell'elenco??
Ormai prossima al suicidio, con la speranza morente, intravedo all'ultimo un flebile bagliore di luce proveniente dalla sezione "biblioteche ed enti": la Biblioteca Provinciale dei Frati Cappuccini. Sì, proprio quei Cappuccini lì. Quelli coi sandali. Quelli marroni. Lo so cosa state pensando, ma il tempo in cui avevo del pudore è ormai lontano, tanto vale provare pure questa...che il Cielo me la mandi buona!
Invio una mail di supplica all' indirizzo indicato e aspetto pregando che si verifichi il miracolo. Il giorno dopo, le mie preghiere sono esaudite: una mail dall'Associazione Fatebenefratelli! Che gioia! Quanto sarebbe fiero di me Don Maligno, il parroco del mio paesello natale (ok, lo confesso, il suo vero nome è Don Benigno, ma non potevo non fare la battuta!)! Il tecnologico frate che mi ha risposto, che qui chiamerò Frate XXX non perchè protagonista di film a luci rossi per ecclesiastici, ma per rispetto della privacy (come avrete notato, ci tengo a queste cose!!), mi invita a telefonargli per discutere i dettagli del colloquio. Da brava pecorella del Signore (Oddio, dite che potrebbe cadermi una trave in testa per il mio cinismo?) eseguo immediatamente:
FRATE XXX: Pronto (che tono secco! Ma non dovrebbe avere una voce gioiosa e bonaria??)?
IO: Pronto, buongiorno, sono C., le avevo scritto per il tirocinio! Pr...pronto??
Merda, è caduta la linea! Cominciamo bene! Richiamo:
XXX: Pronto (azz, che voce!)!
IO: Pronto, mi scusi, sono di nuovo io, è caduta la linea!
XXX: Sì. Dicevamo, quando può venire per un colloquio? Oggi? Domani (perchè non mi chiama "figliouola"?? Perchè?? Frate Cristosforo l'avrebbe fatto!)?
IO: Guardi (sfoderando la mia migliore voce leziosa), per me è uguale, se per lei va bene possiamo fare anche domani!
XXX: Perfetto. Io sono in biblioteca dalle 14.30 in poi.
IO: Ah, benissimo, allora passo nel pomeriggio!
XXX: Sì, ma mi deve dire l' ora, non è che posso stare tutto il giorno ad aspettarla (oh shit, il tono si sta facendo ancora più seccato).
IO: Ah, scusi! Alle 15.00??
XXX: Benissimo, arriverderci!
IO: Arriv...
Tutututututu.
Dopo questo incoraggiante inizio, il giorno dopo, consapevole del mio più che scarsissimo senso dell'orientamento, e complice anche l'ansia che mi accompagna ogni volta che devo andare in un luogo sconosciuto da sola, parto quarantacinque minuti prima delle 15.00. Alle 14.30 sono sul posto. Alle 14.35 comincia a piovere. Dopo dieci minuti passati a vagabondare con una barbona, suono il campanello della biblioteca: sono le 14.45.
DRIIIIIN.
Silenzio.
DRIIIIIIIIN.
Varco timidamente l'uscio già aperto. I miei occhi miopi vedono una confusa figura marrone che sale le scale, al tempo stesso il mio udito sopraffino capta un "Sei C.?". Piena di gioia mi rivolgo alla figura sulle scale esclamando un entusiastico "Sì, sì, sono io!!". Il frate si ferma. Percepisco vibrazioni negative. Mi giro. Che figura di merda!! Non è stato il povero sconosciuto in marrone a parlare, bensì Frate XXX, che troneggia alle mie spalle. Ti ringrazio, mamma, per avermi fatto ereditare questi occhi talposi. Ti ringrazio, Fato, per avermi dato l' intelligenza di un criceto. Con nonchalance mi preparo a sfoderare il mio sorriso più seducente, ma vengo subito stroncata :
FRATE XXX: Eh, ma sono le 14.45, l'appuntamento era alle 15.00.
IO: Sì, mi scusi, è che sono partita presto, non sapevo la strada...
XXX: Be', io ho delle cose da finire. Fai quel corridoio e aspettami nello stanzino in fondo.
Agli ordini, Sergente! Aspetto per dieci minuti tutta compunta in uno stanzino spoglio arredato con uno scrittoio e un computer. Un monitor trasmette ciò che riprendono le telecamere. Una è posizionata all'ingresso dell' edificio. Spero che nessuno in grado di leggere il labiale stesse guardando quando ho preferito il mio "Ma che ca*** sto facendo??" alla vista del poster a grandezza naturale di Padre Pio appeso nell'atrio.
Finalmente arriva Frate XXX. Dopo alcune rapide domande mi spiega che il lavoro (selezionare alcuni libri e dividerli per genere e tra antichi/moderni) sarebbe in un'altra sede, ovvero nella biblioteca del convento, che si trova, per farla breve, in culo ai lupi. Prendere o lasciare: purtroppo nella biblioteca della sede centrale ci sono già tre tirocinanti (wella, grande richiesta!). Posso ormai tirarmi indietro??
Il Frate mi invita a salire in macchina per andare al convento e farmi fare un giro turistico. Solo una volta seduta e con la cintura allacciata mi vengono in mente orribili storie di preti libidinosi. Tengo il telefono a portata di mano.
Il viaggio prosegue in un silenzio quasi totale. Insomma, povero Frate XXX, non sembra malvagio (ci mancherebbe -.-), ma un po' più di vita non guasterebbe! Arrivati al convento visito la biblioteca, delle altre stanze ricolme di libri, vengo persino invitata a godermi la vista dalla terrazza. Mentre scendiamo le scale la tonaca del Frate (che è peraltro della stessa identica sfumatura marrone dello zainetto e dei sandali...vorrei fare una foto da postare su Chicisimo, ma il buonsenso mi suggerisce di tacere) svolazza in pieno stile mantello di Batman sfiorando i gradini. Paradossali scenari si formano nella mia mente: io che pesto la tonaca, il Frate che cade e si rompe l'osso del collo, l'intero Ordine dei Cappuccini che mi fa causa, le mie collane devolute a poveri bambini africani. Per fortuna nulla di tutto ciò si avvera e arriviamo entrambi sani e salvi in fondo alle scale.
Risaliamo in macchina e torniamo sfrecciando verso la civiltà, non prima di esserci fermati in un altro convento o una cosa del genere (ma quanti ce ne sono in giro??) per scaricare un frigo (!!). Notare che 1) io e la mia forza bruta abbiamo contribuito 2) prima dell' operazione Frate XXX in pieno stile Vin Diesel - l'avete capita?? Ahahaha che simpatica che sono!! - ha indossato un grembiule, ovviamente marrone - ma che ve lo dico a fare ormai?? Chissà se gli danno tutto il completo in dotazione come kit di benvenuto...
Ma attenzione perchè ora arriva il meglio!! Allora, ricapitoliamo: sono in macchina con un frate su una strada stretta, in discesa e piena di tornanti, cosa manca all'appello?? Ma sì, dai, un incidente!! Una macchina bloccata in mezzo alla strada ci costringe a fermarci, non si capisce quali siano le intenzioni del guidatore. A un certo punto, lo sconosciuto ingrana la retro e...SBAM!!! Addio fanalino del frate!! Il tizio davanti a noi comincia a fare gestacci e (presumo) a bestemmiare. Dal canto suo, XXX al mio fianco risponde con un compostissimo "Cavolo! Accidenti, questa non ci voleva!". Mentre cerco di rendermi partecipe esprimendo il mio sgomento nei confronti di "quello là", il Frate accosta e scende dalla macchina. Lo seguo. Immaginatevi la faccio dell' altro quando vede prima il frate e poi me, avvolta in un impermeabile color rosso peccato. Con tutta la mia forza cerco di trasmettergli telepaticamente il seguente messaggio: "Non sono una escort per preti! Non sono una escort per preti!" . Per farvela breve, alla fine la bontà cappuccina prevale e la faccenda si risolve con una stretta di mano e un nulla di fatto. In quanto a me, sono viva, illesa, e oggi ho cominciato il tirocinio.
Per ora nessuno mi ha molestata.
Un curioso modo per avvicinare i giovani alla coscienza religiosa.