Lo chef consiglia: spaghetti (western) alla Tarantino!

ATTENZIONE: SPOILER!

L'aspettavamo. L'aspettavamo e non ci ha delusi, ma proprio per un cazzo!

Non sto parlando del nuovo video di Truce Baldazzi ma del nuovo film di Tarantinuccio mio bello, "Django Unchained".

Ragazzi, mi sono innamorata! Che perfezione! Cioè, è fantastico punto e basta, e ogni criticone verrà puntualmente sbranato dalla sottoscritta. Scherzo ovviamente, liberi di pensare quello che volete, ma vi sfido a trovare un qualche difetto. Dai, fatevi sotto, perlamiseria!

Tre ore senza un punto morto, e alla fine in sala c'è scappato pure un piccolo applauso. Una delle produzioni migliori in assoluto di Quentin, secondo me.

Ma partiamo dall'inizio.

Metà del 1800, "da qualche parte in Texas". Lo schiavo nero Django (Jamie Foxx) viene comprato dal cacciatore di taglie-ex dentista di origini tedesche Dottor Schultz (Christoph Waltz - noto inventore dello shampoo schiarente alla camomilla), che ne fa il suo socio in affari. I due girano il paese in lungo e in largo, uccidendo i ricercati e riscuotendo le taglie sulla loro testa.
Django è "la pistola più veloce del Sud", ma il suo pensiero è uno solo: ritrovare la moglie Broomhilda, sulle cui tracce si mette col compagno in primavera. La ricerca dura poco: Broomhilda è stata venduta a uno dei più grandi negrieri del Mississippi, Calvin Candie (Leonardo DiCaprio). Django vorrebbe presentarsi a Monsieur Candie, un francofilo che manco sa parlà francese, con l'offerta di comprare la moglie, ma il Dottore propone di fingersi schiavisti interessati ad acquistare il migliore mandingo (lottatore) del latifondista ad un prezzo ridicolmente esagerato. Tutto sembra andare per il meglio: Django e l'amata si ritrovano, la trattativa è quasi conclusa, anche la donna sta per essere comprata con la scusa che una schiava parlante tedesco sarebbe di grande compagnia per Schultz...ma Stephen (Samuel L. Jackson), il capo nero della servitù, si accorge che qualcosa non quadra. 

Fine dell'intrallazzo e inizio delle sparatorie serie!
Bene, ora taccio.

Vediamo se riesco a fare una recensione che vada oltre singole ed entusiastiche esclamazioni...

I punti di contatto maggiori ovviamente si ritrovano con "Bastardi senza gloria", che avevo apprezzato ma personalmente non metterei nella top three tarantiniana. Lì c'era la vendetta di Shosanna, qui c'è quella di Django; lì c'era la vergogna nazista, qui quella schiavista. Però in Bastardi a parer mio c'era una condanna storica più forte a fare da pilastro portante, oltre alla bionda ebrea incazzosa per i fatti suoi c'era la cricca di Brad che voleva uccidere quei tedeschi in quanto tali; in Django la critica chiaramente si ritrova, ma il protagonista è spinto solo dalle sue motivazioni personali: incendia la grande casa padronale di Candie perchè lui e i suoi uomini gli sono stati d'ostacolo per riunirsi con la moglie, non per odio nei confronti dei negrieri (be', è ovvio che li odia dopo tutto quello che gli hanno fatto passare, ma agli schiavisti di altre zone che non c'entrano un fico secco con la sua donna non viene torto un capello).

Fantastico Waltz, perfetto sia nel ruolo di Hans Landa sia in quello del Dottore, in entrambi i casi molto ironico e affascinante.
Devo parlare di Leo? Devo proprio? Cosa non gli farei a quel ragazzo (sì, siete liberi di pensare male)! Lo adoro, oltre a essere bello come il sole è anche uno dei migliori attori in circolazione. Avete presente la scena in cui, scoperto l'inganno, batte una mano sul tavolo e poi la agita sporca di sangue? Ecco, pensate che si era veramente tagliato con un bicchiere ma ha continuato a recitare lo stesso, povero cucciolo! Che uomo *_*
Applausi anche per Samuel, adorabile la sua interpretazione del nero rinnegato che ormai si crede quasi bianco; una macchietta che accresce ancora di più il sentimento grottesco che grava sul viscidume di Candieland.

Scene di violenza? Mah, mi aspettavo peggio. Ce ne sono e sempre splatter (sangue che schizza a garganella, occhi cavati...), ma sopportabili. Persino un cuore sensibile come il mio è riuscito a osservare indenne (che impressione invece "Le iene"!).

Menzione d'onore alla colonna sonora, bella eclettica: da Morricone, alle classiche musichette western, ad alcuni brani hip hop che una vecchia amante del genere come me non poteva non apprezzare (hanno messo pure 2pac :D)!

Insomma, gente, non lasciatevi sfuggire questa perla!

Ah ecco, dimenticavo! Ma avete visto quanto è ingrassato Quentin?? Quasi non lo riconoscevo!