Di Keira e del suo bel faccino da schiaffi

Hum. Hum hum hum.
Dunque.
Ieri sono andata al cinema a vedere "Anna Karenina".
Facciamo una breve premessa. Numero uno: a me Tolstoj piace assai assai. Numero due: ero mooooolto scettica sul fatto di trasporre il libro in pellicola. E' un opera così psicologica che come si può rendere tutta questa complessità in un film? Avevo inoltre il timore (non del tutto infondato, a quanto pare) che venisse rappresentata solo la storia d'amore, che invece per Tolstoj è la base per parlare di mille altre cose (società e religione giusto per dirne due, e dell'ultima infatti non c'è traccia manco a pagare).
Ecco, ero un pelo prevenuta, ma cercherò di fare questa recensione in maniera più imparziale possibile.
Diciamo che il film in sè non è male, ma in confronto al volume è una mezza merdina; quello che vedrete scritto consideratelo come un paragone con l'opera. In questo senso, dovendovi dire se mi è piaciuto o meno, risponderei "nì".
Partiamo dalle cose negative, così ci togliamo la spina dal fianco. Innanzitutto la scelta dell'attrice che interpreta Anna (ah ecco, salto la trama perchè penso sia universalmente nota, in caso non la conosciate cuccatevi la pagina di Wikipedia): io non avrei mai preso Keira Knightley! Mi sembra sempre poco espressiva e comunicativa, molto più adatta ai personaggi della Austen che non a quelli di Tolstoj: Anna è carismatica, forte, affascinante...secondo me ci voleva un'artista più particolare e in grado di far emergere meglio la sua personalità ambigua e combattuta. Di conseguenza, trovo che tutta la prima parte del film sia abbastanza penosa: Keira si comporta come una dannatissima oca giuliva impegnata a fare smorfie e sorrisini da gattamorta. Gesù, che voglia di mollarle due ceffoni! In seguito (diciamo da dopo la corsa dei cavalli) l'interpretazione migliora, ma all'inizio sembra che venga messa in scena una stupida storiella d'amore nata per capriccio. Paradossalmente, è resa meglio la relazione tra Kostantin e Kitty.
E' per questo che vi dicevo prima che la pellicola "appiattisce" e semplifica di mille volte il libro: ok che bisogna stare entro una certa durata (poveri dialoghi ridotti all'osso!), ok che bisogna renderlo accessibile a tutti, ma per eliminare i punti forti dell'opera allora tanto vale non fare nulla, no? Se è un'operazione così complessa, meglio rinunciare.
Non mi è piaciuto nemmeno tanto come hanno presentato il personaggio di Kostantin: l'attore è bravo, ma nel testo era più goffo e timido...così tenero!
Momento beltà: ma quanto hanno imbruttito Jude Law?? Mamma mia, irriconoscibile!!! E vogliamo parlare del capello biondo di Vronskij? Bitch, please. Quando lui è nel campo prima che lei gli dica di essere incinta stavo morendo dal ridere, col vento che gli agita quella specie di parrucchino!
Altra nota dolente: la colonna sonora, assolutamente senza infamia e senza lode. Potevano scegliere delle musiche più "epiche", invece mi è parsa davvero banale.
Andiamo ai punti positivi (ripeto: siamo sempre nell'ambito del confronto col libro): non male la scelta di rappresentare tutto come se fosse una messa in scena teatrale, penso che l'intento fosse quello di far capire la finzione della società in cui ci si aspetta che ognuno interpreti un ruolo già deciso (succede oggi, figuratevi nell'Ottocento). Ho apprezzato anche i rimandi al finale nel corso della proiezione, il fatto che il treno sia più o meno sempre presente nella vita di Anna (come nel testo).
E niente, credo di aver terminato la mia filippica.
Voi che cosa ne pensate? Vi è piaciuto? Non ho ancora letto nessuna recensione per non farmi influenzare, ma sarei molto curiosa di sapere la vostra opinione...soprattutto se siete amanti di Tolstoj!